Soffri di allergie? Cerchi un rimedio definitivo per respirare meglio e alleviare i sintomi della tua allergia?
Le ultime scoperte scientifiche hanno dimostrato che mantenere un ambiente sanificato in maniera costante può aiutare anche a prevenire le allergie respiratorie. Leggi l’articolo e scopri come alleviare i sintomi delle allergie migliorando la qualità dell’aria che respiri.
La stagione primaverile è alle porte e come ogni anno rischiano di intensificarsi i sintomi delle allergie respiratorie, reazioni scatenate da allergeni che entrano in contatto con l’organismo attraverso l’aria respirata, provocando disturbi prevalentemente a carico dell’apparato respiratorio, un problema che a quanto pare affligge sempre più persone in giro per il mondo.
Secondo gli ultimi dati raccolti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, si stima infatti una forte crescita delle persone che soffrono di febbre da fieno (rinite stagionale) causata dall’esposizione a polline e/o spore di muffe. Milioni soffrono anche di rinite allergica perenne – causata dall’esposizione a escrementi aerosol (feci) di acari della polvere, peli di animali e spore di muffe (interne).
L’asma è un problema mondiale e un consistente onere sociale ed economico per i sistemi sanitari. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ci sono tra i 100 e i 150 milioni di persone che soffrono di questa condizione in tutto il mondo. Le morti associate alla malattia, sempre secondo i dati dell’OMS, sono circa 180mila ogni anno.
In Italia, si stima che ogni anno circa nove milioni di persone si ammalano di allergie respiratorie derivanti dalla presenza di pollini nell’aria e quattro milioni di essi ricorrono a cure. Si calcola che circa il 15-20 per cento della popolazione italiana soffre di allergie, fenomeno in crescita, soprattutto tra i più giovani e le donne.
In termini economici, l’asma incide più della tubercolosi e dell’Hiv combinati.
Nonostante questi fatti e cifre, la maggior parte delle persone conduce vite “normali”, e la maggior parte delle persone che soffrono di allergie utilizza i farmaci come unico “approccio di buon senso” per ridurre l’esposizione ai fattori scatenanti delle allergie, anche se basterebbe tutelare i propri ambienti con strumenti adeguati per evitarlo.
Alcune ricerche hanno recentemente dimostrato che è possibile contrastare questi sintomi non solo utilizzando medicinali e sostanze chimiche, ma intervenendo direttamente sull’aria che respiriamo e le condizioni igieniche della stanza in cui dormiamo, soggiorniamo, o lavoriamo, arrivando quindi a migliorare la qualità della vita, eliminando i sintomi allergici respiratori semplicemente migliorando l’ambiente in cui viviamo il nostro quotidiano.
Ma prima di tutto andiamo a comprendere quali sono i sintomi che la scienza è in grado di alleviare, analizzandoli.
Innanzitutto, possiamo distinguere forme allergiche stagionali, che compaiono cioè solo in determinati periodi dell’anno, ma anche forme croniche, provocate da allergeni perenni con i quali si può entrare in contatto quotidianamente.
Le allergie respiratorie stagionali sono innescate soprattutto dall’inalazione di pollini e si presentano esclusivamente in quei periodi dell’anno in cui fioriscono le piante (soprattutto graminacee, urticacee, composite e betulacee). Le allergie respiratorie croniche, invece, non hanno periodicità fissa e possono essere innescate da acari della polvere domestica, muffe, pelo di animali domestici e sostanze chimiche.
Entrambe hanno sintomi che coinvolgono primariamente l’apparato respiratorio, che nei casi più gravi può sfociare in asma e disturbi della respirazione.
ALLERGIE RESPIRATORIE E LORO SINTOMI
Vediamo nel dettaglio i sintomi dell’allergia al polline e dell’allergia alla polvere, che sono le più diffuse e quelle più legate all’ambiente.
ALLERGIA AL POLLINE: SINTOMI
L’allergia da polline o pollinosi è un’allergopatia con tipica ricorrenza stagionale e proprio per questo viene spesso chiamata allergia primaverile.
I sintomi di reazione allergica che la caratterizzano sono stimolati ed indotti da pollini che possiedono caratteristiche peculiari: innocui per la maggior parte dei soggetti, causa di allergia per una relativamente piccola fetta della popolazione.
I granuli di polline, specialmente quelli di particolari specie di piante, come le graminacee, che in primavera invadono l’aria intorno a noi, vengono spesso inalati tramite la respirazione, depositandosi sulle mucose delle vie respiratorie e liberando rapidamente il proprio contenuto: se sono presenti alcune componenti ad attività allergenica, e se il soggetto è allergico al polline di tali piante, viene innescata un’interazione tra gli allergeni pollinici e le immunoglobine (IgE) presenti sulla superficie dei mastociti.
Decodificata la sostanza allergenica come “pericolosa”, il sistema immunitario interviene con la liberazione e la produzione di mediatori chimici pro-infiammatori. Il risultato è l’insorgenza di un processo infiammatorio delle vie respiratorie, con la conseguente comparsa di sintomi come rinite, congiuntivite, tosse, asma bronchiale, arrossamento, prurito e lacrimazione degli occhi.
In base alla presenza dei tipici segni clinici e alla riacutizzazione stagionale dell’allergia ai pollini, non è difficile arrivare alla definizione della diagnosi, eseguendo i test cutanei con estratti allergenici, come ad esempio con il Prick test, che consiste nel riprodurre in misura ridotta la reazione allergica sulla cute del paziente. A completamento possono essere effettuati esami del sangue (Prist e Rast) che ricercano il titolo delle IgE sieriche totali e specifiche per l’antigene sospetto.
ALLERGIE CRONICHE: SINTOMI DELL’ALLERGIA ALLA POLVERE
Gli acari ed i loro derivati (feci) sono i principali responsabili di una delle più importanti reazioni allergiche croniche.
Nei soggetti predisposti, l’allergia agli acari della polvere si manifesta come un’infiammazione alle vie respiratorie, ma spesso sfocia anche in affezioni agli occhi e dermatiti.
Questa reazione anomala del sistema immunitario è generata dal contatto con diversi allergeni prodotti durante il ciclo vitale del microscopico animale: enzimi digestivi, defecazioni e secrezioni prodotte durante la muta e l’accoppiamento.
Gli acari più comuni sono i Dermatofagoidi (letteralmente mangiatori di pelle, perché si nutrono delle scaglie di epidermide secca che perdiamo ogni giorno nel corso della nostra vita), che vivono nella polvere e nei luoghi dove possono insediarsi (materasso, coperte, tende, tappeti, cuscini, peluche ecc.).
Come già detto, i sintomi dell’allergia alla polvere paradossalmente non sono causati dagli acari, bensì dai loro “derivati”: ogni giorno ciascun acaro produce da 6 a 40 pallottoline fecali e ognuna di queste contiene circa 0,2 nanogrammi di allergene. Altre sostanze allergizzanti sono proteine presenti nel corpo dell’animale (cuticola, ghiandole sessuali, secrezioni varie). Questi allergeni possono fluttuare facilmente nell’aria e, quando ricadono, depositarsi sugli oggetti di uso comune ed essere di conseguenza inalati, scatenando reazioni molto simili a quelli delle allergie al polline e spesso più gravi.
Quindi, dal punto di vista dei sintomi, allergie al polline ed allergie croniche sono pressoché identiche: entrambe si manifestano prevalentemente con rinite o asma e sono fortemente legate all’aria che stiamo respirando nel luogo in cui ci troviamo, alle condizioni igieniche della stanza ed al suo livello di contaminazione.
RINITE ALLERGICA
L’insieme dei sintomi più comuni delle allergie prendono il nome di rinite allergica.
Detta anche raffreddore da fieno, è una reazione infiammatoria delle prime vie respiratorie (soprattutto a livello della mucosa del naso) e degli occhi, dovuta all’inalazione di allergeni.
Si manifesta con alcuni sintomi caratteristici: starnuti, naso chiuso e gocciolante con secrezioni molto liquide, prurito alla gola e al naso. Nel processo infiammatorio è spesso presente un quadro di irritazione e “senso di prurito” a livello oculare, che va ad aumentare il disagio provocato dalla rinite. Altri sintomi oculari caratteristici sono: arrossamento e gonfiore, bruciore, lacrimazione e fastidio alla luce.
L’asma, invece, è una malattia su base allergica caratterizzata fondamentalmente da un’ostruzione delle vie respiratorie. Si manifesta con episodi improvvisi o graduali, in cui l’inalazione dell’allergene provoca un ispessimento dei bronchi e la conseguente contrazione della loro muscolatura.
Ciò rende il passaggio dell’aria più difficoltoso, determinando crisi respiratorie, respiro sibilante, senso di costrizione toracica e tosse.
Come sintomi secondari delle allergie respiratorie, possono comparire anche mal di testa, fastidi all’orecchio, stanchezza, difficoltà di concentrazione, senso di malessere generale, ansia e depressione.
COME CI SI DEVE COMPORTARE SE SI HA UN’ALLERGIA RESPIRATORIA?
Se si accusano sintomi che fanno presumere di avere un’allergia respiratoria, inizialmente è necessario identificare gli allergeni responsabili.
A quel punto si elabora un piano terapeutico di trattamento delle allergie respiratorie che prevede, innanzitutto, di evitare l’esposizione agli allergeni. Questa prima strategia avviene soprattutto in caso di allergia alla polvere, in quanto non è possibile sterminare gli acari.
Se (come spesso accade) non è possibile evitare l’esposizione agli allergeni, possono essere prescritti diversi farmaci: cromoni, antistaminici, broncodilatatori, cortisonici, antagonisti dei leucotrieni ecc. per via orale o locale (spray nasali, colliri ecc.).
Nel caso delle allergie ai pollini, oltre alla terapia sintomatica, il medico può indicare un trattamento desensibilizzante mediante un processo di immunoterapia allergenica (o vaccino), che prevede la somministrazione di dosi progressivamente crescenti di estratti pollinici sensibilizzanti ed è teoricamente in grado di modificare la storia naturale della malattia.
Questo tipo di terapia farmacologica dev’essere ovviamente prescritto da uno specialista competente e la cura dev’essere seguita con assiduità e pazienza dal soggetto allergico.
La prognosi dell’allergia ai pollini verso questo tipo di terapia è sostanzialmente favorevole: l’allergologo può decidere di sospendere la cura di desensibilizzazione contro l’allergia ai pollini, quando il paziente in cura, non ha presentato alcun disturbo dopo due anni consecutivi. Possibili complicanze sono l’asma o le bronchiti asmatiche, le poliposi nasali e la sinusite.
Ma quindi, se si è allergici ai pollini, non resta altro da fare che affidarsi ai farmaci? Esistono dei rimedi naturali contro l’allergia al polline? Possiamo evitare medicinali e antistaminici in qualche maniera?
La risposta potrebbe essere “SÌ”, ma ne parleremo in uno dei prossimi capitoli di questo articolo.
PARLIAMO ANCORA DI ACARI
Prima di svelare il metodo che ti permetterà di respirare liberamente anche se soffri di allergia al polline, soffermiamoci ancora un attimo sull’allergia agli acari della polvere.
Abbiamo già detto che non è possibile sterminare gli acari della polvere, ma contro di essi esistono diverse misure preventive volte a ridurre efficacemente gli allergeni nell’ambiente in cui si sono insediati e controllare così l’allergia provocata da queste sostanze.
Le migliori strategie anti-acaro sono quelle che agiscono sulle condizioni di sussistenza fondamentali degli organismi incriminati:
REGOLA LA TEMPERATURA: Gli acari vivono bene a temperature superiori ai 20°C, se la temperatura è inferiore ai 16°C, il loro ciclo vitale si riduce a circa 34 giorni. Tuttavia, gli acari sopravvivono, anche se a fatica, fino a 0°C.
REGOLA L’UMIDITÀ: L’umidità relativa tra il 60% e l’80% favorisce la proliferazione degli acari, in quanto da essa assorbono l’acqua che li tiene in vita: se l’umidità relativa scende sotto il 50-55% e l’ambiente è secco, l’acaro si disidrata e muore. La strategia migliore consiste nell’utilizzo di condizionatori (nei mesi estivi) e di deumidificatori (in inverno), impostando il valore di umidità a 50%.
SCEGLI AMBIENTI LUMINOSI: Gli acari sono fotofobici (muoiono se esposti alla luce solare).
COSE DA EVITARE SE SOFFRI DI ALLERGIA ALLA POLVERE
Non potendo uccidere gli acari come fossero insetti, occorre fare il possibile per prevenire la loro riproduzione, attuando alcuni accorgimenti.
Ad esempio, tende, mobili imbottiti, tappezzerie di velluto, peluche sono l’habitat ideale per gli acari, così come piumoni, lenzuola e materassi sono i luoghi preferiti per il loro insediamento.
La fonte primaria di cibo di un acaro è costituita da piccole squame cutanee, forfora e peli. Tuttavia, altri nutrienti possono essere forniti anche da funghi, muffe, alcuni tipi di batteri, frammenti di insetti, alimenti per animali domestici, briciole ecc. In pratica, cercare di eliminare gli acari togliendo loro il cibo è pressoché impossibile, così come cercare di contenere il loro numero: il ciclo vitale uovo-animale adulto dura circa 30 giorni e un acaro adulto può vivere da uno a tre mesi. Inoltre le femmine sono in grado di deporre fino a 3 uova al giorno, rinnovando continuamente e velocemente la loro colonia. Un vero e proprio incubo!
Quindi cosa bisogna fare per alleviare i sintomi dell’allergia agli acari della polvere?
Oltre a evitare di accumulare polvere negli ambienti, pulendo e spolverando frequentemente, sarebbe bene evitare gli elementi di arredo indicati nelle righe precedenti, che favoriscono la presenza e la proliferazione degli acari.
Se le manifestazioni allergiche diventano molto intense nonostante gli accorgimenti, è possibile ricorrere a sostanze chimiche per distruggere gli acari, in genere disponibili sotto forma di spray, che hanno diversi meccanismi d’azione: alcuni agiscono direttamente sugli acari, mentre altri rendono inoffensivi gli allergeni.
Questi prodotti possono essere utilizzati su: materassi, guanciali, coperte, tappeti, moquette, interni di auto ecc. Dopo l’applicazione è necessario rimuovere gli acari morti (ancora in grado di scatenare reazioni allergiche) e la polvere. La loro efficacia è influenzata dal loro corretto uso (quantità, tempo d’azione e penetrazione in profondità).
Tra le novità più curiose per eliminare gli acari dal letto, un piccolo robot sterilizzatore dotato di lampada ai raggi UV-C, in grado di spostarsi sulla superficie del materasso, sanificandolo ed uccidendo gli acari.
Sull’utilizzo di sostanze acaricide è giusto precisare che si tratta comunque di operazioni palliative e temporanee, perché la triste realtà purtroppo è una sola: è praticamente impossibile sterminare gli acari per sempre.
IL METODO “DELLA NASA” PER PREVENIRE I SINTOMI DELLE ALLERGIE AI POLLINI E DELL’ALLERGIA AGLI ACARI DELLA POLVERE
Dopo aver letto le righe precedenti e le ultime “tristi considerazioni”, ti starai di certo chiedendo se esista un metodo alternativo a quelli chimici o farmacologici per alleviare i sintomi delle tue allergie e non costringerti a rassegnarti a convivere con gli acari, o ad assumere farmaci a vita!
Esiste un altro modo per intervenire contro i sintomi delle allergie respiratorie, magari un rimedio “naturale e preventivo”?
La risposta è “SÌ” e si tratta di un metodo tanto efficace quanto “incredibile”, perché si basa su una tecnologia nata negli Anni Settanta in Giappone e poi sviluppata nientemeno che dalla NASA!
La fotocatalisi ossidativa, questo il nome di tale tecnologia, fu scoperta dal giapponese Akira Fujishima nel 1972 e venne poi messa a punto dalla Agenzia Spaziale Americana per essere utilizzata in luoghi in cui era strettamente necessario il mantenimento della sanificazione ambientale e della respirabilità dell’aria.
Successivamente venne studiata e sviluppata per essere in grado di purificare l’aria e le superfici dei luoghi chiusi, riducendo la concentrazione di particelle inquinanti sospese, tra cui formaldeide, gas di scarico, benzene, toulene, ammoniaca, solforato di idrogeno, monossido di carbonio e protossido di azoto, (tutte sostanze che purtroppo sono ormai normalmente presenti all’interno di qualunque edificio, dalla tua abitazione, ai luoghi pubblici, di lavoro o di svago in cui tu, la tua famiglia e tutti gli esseri umani si recano quotidianamente), ma anche muffe, spore, protozoi, funghi, polveri sottili, tra cui pollini aerodispersi e molti allergeni, migliorando notevolmente la qualità dell’aria e proteggendo chi occupa le stanze in cui viene utilizzata questa speciale ed efficace tecnologia.
La protezione data dalla fotocatalisi, oltre a debellare gli allergeni aerodispersi, è in grado di alleviare il rischio di contrarre infezioni e malattie, permettendo di ridurre drasticamente l’assenteismo, impedendo la trasmissione dei più comuni virus influenzali, oltre che di far respirare aria fresca e pulita all’interno di luoghi chiusi, contrastando (appunto) i problemi legati all’asma e alle allergie!
Incredibile ma vero?
Se non credi a ciò che stai leggendo, potrai farlo esaminando come avviene il processo fotocatalitico, spiegato nelle righe seguenti.
FOTOCATALISI: COME FUNZIONA?
La tecnologia fotocatalitica sfrutta i medesimi processi utilizzati dagli alberi per trasformare l’anidride carbonica in ossigeno attraverso la fotosintesi clorofilliana. Avviene grazie alla capacità di alcuni materiali semiconduttori, ad esempio il biossido di titanio (TiO2), sotto l’azione della luce solare o di una speciale lampada UV, di dar luogo a reazioni di riduzione o di ossidazione di sostanze indesiderate, presenti anche in minima quantità, con la massima efficacia ed eliminando completamente muffe e derivati degli acari della polvere, estirpando i cattivi odori di qualunque natura, annientandone la causa primaria e cioè la presenza di batteri e patogeni in ambiente chiuso.
Questo perché il biossido di titanio, in presenza della luce solare riesce ad attirare e trattenere le molecole d’acqua sospese in aria sottoforma di umidità e insieme all’acqua cattura anche polveri sottili (PM10), ossido di azoto e altre particelle inquinanti sospese, tra cui virus, batteri, muffe e sostanze nocive nell’ordine degli 0,001 micron, fino a farle mineralizzare e decomporre.
Per rendere ancora più efficaci questi processi, alcuni particolari dispositivi uniscono l’azione fotocatalitica con un’irradiazione germicida purificando l’aria contaminata presente in ambiente e convertendola in una sostanza ribattezzata “Plasma Quattro”, che si diffonde in etere e successivamente si deposita su tutte le superfici esposte alla tecnologia fotocatalitica, sanificandole e mantenendole decontaminate nell’arco del tempo.
Questo fa sì che tra gli “effetti collaterali” della tecnologia ci sia un incremento della durata di mobili, pellame e arredi morbidi, che non verranno più intaccati da acari e parassiti. E i medesimi effetti possono essere ottenuti nelle celle frigorifere, o nei luoghi adibiti allo stoccaggio e alla conservazione di generi alimentari.
Un valido alleato contro l’inquinamento indoor! Fenomeni come l’inquinamento indoor o la sindrome dell’edificio malato sono ormai una realtà con la quale è necessario fare i conti. La fotocatalisi è in grado di controllare e prevenire gli effetti indesiderati dati dalla cattiva qualità dell’aria in tutti gli ambienti chiusi.
UN RIMEDIO EFFICACE E NON INVASIVO CONTRO LE ALLERGIE RESPIRATORIE
Considerando che gli ultimi dati e cifre disponibili dalla ricerca sugli effetti sulla salute degli inquinanti atmosferici sono notevoli e preoccupanti, è senz’altro un’ottima notizia quella di avere a disposizione una innovativa ed efficace tecnologia in grado di prevenire i sintomi che probabilmente anche tu stai avvertendo.
L’inquinamento indoor è attualmente tra i principali rischi per la salute umana, come confermato anche dai dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dall’Istituto Superiore di Sanità Italiano.
Nei luoghi chiusi sono presenti numerose sorgenti di inquinanti dell’aria che possono costituire un rischio per la nostra salute e favorire l’insorgere di allergie, anche in forma cronica.
Trascorriamo molto del nostro tempo (fino al 90%) al chiuso, credendo di essere al sicuro, ma in realtà ogni volta che respiriamo possiamo essere esposti non solo a virus e batteri, ma anche a numerosi inquinanti provenienti da una incredibile varietà di fonti, tra cui il polline (specialmente erba di segale e fleo, o polvere di betulla, che penetrano abbastanza facilmente anche negli ambienti interni), sostanze chimiche varie, fumo di sigaretta, i già citati escrementi d’acaro e miscele di peli e pelle di animali domestici. Tutte sostanze alla base della tua allergia…
Avere finalmente un rimedio evoluto e non invasivo per allergie ai pollini, allergie alla polvere, allergie agli acari e riniti allergiche può essere davvero la svolta che ti permetterà di respirare “aria fresca e pulita” in tutti i tuoi ambienti, al sicuro dai sintomi delle allergie respiratorie.
FOTOCATALISI: IN COSA CONSISTE?
I purificatori d’aria ad azione fotocatalitica sono facilmente reperibili sul mercato. Si tratta di macchinari elettrici simili a dei piccoli condizionatori, che contengono al loro interno gli elementi adatti a innescare la reazione di fotocatalisi.
Tra i brand più conosciuti e rinomati troviamo AIRsteril®, che è stato creato dal suo fondatore proprio per il figlio allergico e asmatico!
L’innovativa tecnologia fotocatalitica di questo marchio, concepita nei primi anni 2000, si è rivelata il miglior modo per combattere le allergie e le riniti ed è tra l’altro l’unica realtà certificata a livello internazionale attualmente presente sul mercato Italiano.
Le unità di purificazione aria di AIRsteril® sfruttano una particolare luce ultravioletta e germicida sprigionata da un’apposita lampada posta a contatto con un catalizzatore di biossido di titanio (TiO2), situato all’interno dell’unità di purificazione, che uccide i microrganismi come batteri, virus e muffe: distrugge il loro DNA e rimuove le loro capacità riproduttive.
Grazie alla luce ultravioletta UV e alla sua reazione con lo specifico catalizzatore, si eliminano i microrganismi e si sanificano l’aria e tutte le superfici esposte, eliminando tutti i problemi più frequenti delle persone che soffrono di allergie a acari, polvere, pollini, o riniti allergiche.
AIRsteril® può rimuovere particelle trasportate tramite aria fino a 0,001 micron. Una piccola parte di ozono, creata all’interno di AIRsteril®, ma che non si diffonde in ambiente (a differenza di altri competitor), danneggia la parete cellulare dei microrganismi e ne blocca la riproduzione. Distrugge la cellula. Elimina batteri, odori e muffe dall’ambiente e sulle superfici facendo fuoriuscire dalla macchina AIRsteril® niente più che molecole di anidride carbonica e acqua e un particolare plasma freddo in grado di depositarsi sulle superfici, sanificandole.
Dunque AIRsteril® è il purificatore d’aria e sanificatore per ambienti più evoluto sul mercato, più efficace di un purificatore ad ozono o dei purificatori con filtri HEPA, perché è in grado di ridurre ed eliminare batteri e germi, riducendo davvero il rischio di contaminazione, igienizzando aria e superfici in maniera efficace, senza disperdere ozono né sostanze chimiche indesiderate in ambiente.
Il purificatore d’aria AIRsteril® è un rimedio evoluto e non invasivo per allergie ai pollini, allergie alla polvere, allergie agli acari e riniti allergiche.
Per maggiori informazioni sulla tecnologia fotocatalitica per eliminare i sintomi delle tue allergie respiratorie visita il sito airsteril.it.