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Purificatori d’aria, cosa sono, a cosa servono e perché bisogna usarli

Quali sono i migliori purificatori aria per i tuoi ambienti? Sono tutti in grado di sanificare aria e superfici? Scopri come usare i migliori purificatori d’aria per sanificare costantemente i tuoi ambienti



In questi mesi difficili, molti hanno approfittato del lockdown per andare a valorizzare la propria casa, non solo in termini di arredamento, ma soprattutto di sicurezza da quei “nemici invisibili” che potrebbero entrarvi, sensibilizzandosi su temi come l’inquinamento indoor, la “sindrome dell’edificio malato” e l’importanza di respirare aria pulita e priva di sostanze inquinanti anche quando ci si trova al chiuso, anche all’interno del proprio luogo di lavoro, in palestra, dal medico, ecc.

Non tutti sanno (e molti sottovalutano) che spesso l’aria nelle nostre case e nei luoghi chiusi in genere, è molto più inquinata rispetto a quella che respiriamo all’esterno. Polveri sottili e particolato, sostanze allergeniche, ma anche la formaldeide sprigionata dai mobili, o il monossido di carbonio, gli ossidi di zolfo, gli ossidi di azoto, l’ozono, l’ammoniaca, il radon, il benzene, l’asbesto, gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA) ed il cloruro di vinile, o il fumo di tabacco, o i componenti chimici presenti in molte sostanze igienizzanti o alcoliche, utilizzate per pulire a tenerci protetti da virus e batteri, contribuiscono a diffondere in ambiente composti organici volatili, che se respirati, possono nel lungo periodo generare allergie, o sfociare in patologie croniche come la BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva, che spesso colpisce medici, dentisti, o persone che si trovano spesso a respirare “aerosol”, particelle di diametro inferiore a 50 micrometri – μm – ,  cioè abbastanza piccole da rimanere in aria per un periodo prolungato prima di adagiarsi su superfici ambientali o entrare nel tratto respiratorio, le stesse “responsabili” dei contagi da COVID-19), la MCS (sindrome da sensibilità chimica multipla) e addirittura in forme tumorali del polmone.

Per evitare queste spiacevoli conseguenze, ma anche per mantenere l’aria costantemente sanificata da virus e batteri che potrebbero entrare nel nostro appartamento, o luogo di lavoro, trasportati dal particolato atmosferico, sul mercato si possono trovare delle soluzioni che consentono di purificare l’aria in spazi chiusi, i cosiddetti purificatori d’aria.

Ma come fare a capire quale scegliere, tra le varie alternative proposte? Esiste un purificatore aria più efficace di un altro? Sono tutti uguali? A cosa servono esattamente i purificatori d’aria e perché bisogna usarli?

Di seguito indichiamo quali sono i vari modelli disponibili e come sceglierli.


Cosa sono i purificatori d’aria?

purificatori aria e sistemi di sanificazione ambientale

Convenzionalmente si indicano come purificatori d’aria tutti gli apparecchi, solitamente elettrici, dedicati alla “pulizia” dell’aria negli ambienti domestici o professionali, ovvero alla rimozione dall’atmosfera di tutte quelle particelle non visibili ad occhio nudo che possono però col tempo dare problemi all’apparato respiratorio, in particolare a persone già vulnerabili (bambini, anziani, allergici ecc.).

Il loro obiettivo di utilizzo è quello di rendere l’aria “pura” il più possibile da tutte quelle forme di inquinamento e di agenti che la contaminano e la rendono deleteria per la salute quando si respira… e stiamo parlando di circa 8 litri d’aria al minuto nel caso di un adulto medio a riposo, pari a circa 11.520 litri d’aria al giorno per ciascuno. Immagina quante particelle inquinanti entrano nei tuoi polmoni ad ogni respiro che fai!

Esistono varie tipologie di purificatori, di dimensioni e potenze variabili. Solitamente per la purificazione dell’aria questi apparecchi utilizzano sistemi basati su una ventola e su dei filtri, talvolta coadiuvati anche da altre tecnologie (come ozonizzatori, ionizzatori, o radiazioni ultraviolette) non utilizzate però in maniera esclusiva.

Esistono poi purificatori d’aria più evoluti, in grado non solo di “filtrare” l’aria, ma di sanificarla, rendendo l’ambiente totalmente asettico ed agendo in maniera indiretta anche sulle superfici, i cosiddetti purificatori aria ad azione fotocatalitica, unità specialistiche per la purificazione dell’aria e per il controllo di odori e infezioni in spazi chiusi.

Analizziamo di seguito i vari tipi di purificatori d’aria e come agiscono.


PURIFICATORI ARIA CON FILTRO (HEPA):

purificatore aria con filtro hepa

Si tratta dei purificatori aria più diffusi in assoluto, ma non i più efficaci presenti sul mercato.

I filtri HEPA sono composti da una trama complessa di minuscole fibre che portano una carica elettrostatica che attira le particelle di passaggio, più come un magnete che come una rete. Più stretto è il reticolo, maggiore è la probabilità di intrappolare particelle sempre più piccole.

Il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti (DOE) ha creato HEPA come specifica per i fornitori di prodotti di filtrazione basati sull’efficacia di rimozione delle particelle (ad esempio, 99,97% a 0,3 micron e oltre). I filtri costituiscono una rete o uno schermo che bloccherà gli oggetti più grandi dei loro fori più piccoli, lasciando passare l’aria.

Tutto ciò è efficace nella misura in cui l’aria può essere convogliata attraverso una quantità adeguata di materiale filtrante senza la possibilità di aggirare il filtro.

Molti affermano di rimuovere virus e batteri, tuttavia vale la pena notare che i filtri HEPA di solito catturano il particolato fino a 0,3 micron e la maggior parte dei virus sono più piccoli di questo (il coronavirus varia da 0,05 a 0,2 micron).

L’aria deve per forza passare attraverso l’unità affinché vi sia un impatto e tutti i sistemi di filtraggio si riducono in efficacia sin dal primo utilizzo poiché i filtri si intasano. Inoltre, utilizzando gli HEPA non vi è nessun impatto sulla contaminazione superficiale.

Alcuni sistemi utilizzano più filtri combinati con UV, questo impedirà lo sviluppo di contaminazioni batteriche all’interno dell’unità, ma ancora una volta il problema è che l’aria deve passare necessariamente attraverso il filtro per rimuovere i contaminanti, quindi il livello di efficacia, oltre che di manutenzione costante, di questo tipo di purificatori d’aria spesso non giustifica il loro prezzo costoso.


GENERATORI DI OZONO e IONIZZATORI:

purificatore aria all'ozono e ozonozizzatore per ambienti

I purificatori d’aria ad ozono funzionano utilizzando il potere ossidante di questo gas, mediante cui i microrganismi presenti nell’aria vengono eliminati, a patto che il rilascio di ozono sia sufficientemente elevato e concentrato in ambienti. Ciò li rende efficaci su batteri e virus solo se utilizzati in ambiente non occupato.

L’uso di alti livelli di ozono uccide i microrganismi, ma poiché livelli elevati costituirebbero un pericolo per la salute delle persone, queste unità di solito funzionano in modo intermittente o a livelli “inferiori”, il che significa inefficacia.

L’utilizzo vincolato alle aree non occupate per via della pericolosità degli alti livelli di ozono, determina un tempo di latenza aggiuntivo per eliminare l’ozono prima di rientrare in ambiente, il che significa sanificazione efficace ma intermittenteperdita di tempo e denaro che si ripete ciclicamente e nessun impatto durante la giornata lavorativa, o quando l’area è occupata, in quanto l’ambiente una volta occupato viene nuovamente contaminato, sia dall’aria che penetra al suo interno, sia dagli esseri umani stessi, o dagli eventuali animali domestici e non che andranno ad occuparlo.

Vi sono poi i purificatori con ionizzatore, ossia un modello che prevede l’inserimento al suo interno di uno ionizzatore in grado di eliminare le micro particelle presenti nell’aria.

Tramite l’azione ionizzante, le particelle inquinanti vengono caricate positivamente e negativamente e costrette ad aggregarsi tra loro, divenendo più pesanti e depositandosi così a terra. In questo modo si riesce ad eliminare gran parte delle sostanze e degli odori, ma non si sanificano le superfici.


PURIFICATORI D’ARIA… AD ACQUA

purificatore aria ad acqua

I purificatori d’aria che funzionano ad acqua hanno la peculiarità di migliorare l’aria in spazi chiusi lavorando proprio con l’acqua, immagazzinando quella inquinata e restituendo aria purificata.

Sono indicati più che altro per l’assorbimento degli odori e l’umidificazione degli ambienti. In particolare, se si ama cucinare, ma non si sopportano gli odori di cottura che ci costringono ad aprire le finestre anche durante le stagioni più fredde per farli sparire, questo tipo di purificatore è l’ideale, perché permette di diminuire gli odori grazie alla sua azione e senza far entrare aria esterna.

Una delle cose che è importante sapere prima di acquistare un purificatore d’aria ad acqua è che i filtri dei purificatori d’aria ad acqua vanno cambiati con una frequenza compresa fra i 3 e i 6 mesi, dato il loro ampio utilizzo, al fine di garantire sempre un funzionamento impeccabile ed efficace del dispositivo. Non sono comunque tra i dispositivi più efficaci contro l’inquinamento indoor, non essendo in grado di trattenere polveri sottili, né tantomeno di distruggere virus e batteri.


PURIFICATORI ARIA CON LAMPADE UV:

purificatore aria con luce uv

Uccidono i batteri e i virus, anche se ci sono molti prodotti sul mercato la cui efficacia non è dimostrata. Si suddividono in due categorie principali:

UV diretta – include torri UV e prodotti per sistemi di canalizzazione dell’aria che possono essere utilizzati solo in aree non occupate poiché l’esposizione ai raggi UV è pericolosa per le persone. Richiede una “linea di vista” diretta per ridurre i microrganismi e nessun impatto su altre aree. Dato che può funzionare solo in aree non occupate, non vi è nessun impatto sanificante quando si rientra nell’ambiente.

UV racchiusa – l’aria deve passare attraverso l’unità per essere sanificata, questo non è realistico in molte situazioni, l’aria deve muoversi lentamente attraverso l’unità per avere efficacia, quindi ci vorrebbe troppo tempo affinché tutta l’aria passi attraverso la macchina. Inoltre non vi è alcun impatto sulla contaminazione superficiale.

Questo tipo di purificatori d’aria funzionano solo sull’aria che transita attraverso di essi. Facendo un esempio pratico, supponendo di avere una torretta sanificaaria a UV racchiusa installata all’angolo di una stanza di 10 metri quadri, se una persona malata starnutisce o tossisce all’angolo opposto, potrebbero trascorrere ore prima che i virus o batteri sospesi negli aerosol rilasciati in aria possano passare attraverso il purificatore. Molto probabilmente nel frattempo si saranno depositati sulle superfici e avranno iniziato a colonizzarle… e alcuni virus hanno il potere di moltiplicarsi da 1 a 8 milioni di volte in 8 ore!


PURIFICATORI D’ARIA PROFESSIONALI (ULPA):

ulpa purificatori aria

I filtri ULPA (Ultra Low Penetration Air) sono simili alla tipologia HEPA, ma hanno un potere filtrante ancora maggiore rispetto a questi, riuscendo a raggiungere un valore di filtrazione dell’aria pari a quasi il 100%.

Per essere considerato “professionale” il purificatore aria deve avere alcune caratteristiche ben precise. La prima cosa da tenere in considerazione riguarda l’effettiva capacità di aspirazione di tali purificatori, non tutti infatti sono uguali e non tutti reimmettono nell’aria lo stesso quantitativo percentuale di aria pulita. Un altro aspetto riguarda le dimensioni e la praticità di utilizzo di cui dispongono.

Essi talvolta sono portatili e dotati di una buona silenziosità, ma spesso sono di dimensioni ingombranti e quindi scomodi e pesanti da spostare.

Tra questo tipo di purificatore d’aria, esistono dei modelli che si possono collegare allo smartphone, così grazie ad esso si possono comodamente comandare anche quando si è fuori casa con un semplice tocco sul display, ma spesso le app utilizzate da questi sistemi sono proprietarie e non utilizzano sensori certificati che attestino l’effettiva funzione purificatoria. Anche in questo caso, il purificatore d’aria non è in grado di intercettare la maggior parte dei COV, i virus e i batteri, non essendo in grado di captarli.

Anche in questo caso l’aria, per essere filtrata, deve transitare attraverso il purificatore d’aria.



Con tutti questi pro e contro verrebbe da pensare: come facciamo a proteggerci dalla minaccia principale di questo momento e cioè il rischio legato a virus e batteri?

PURIFICATORI ARIA MOLECOLARI AD AZIONE FOTOCATALITICA:

purificatori aria fotocatalisi

La fotocatalisi è un processo particolarmente efficace, che replica i processi della fotosintesi clorofilliana delle piante per risolvere problemi legati ai Composti Organici Volatili, virus, batteri, polveri sottili, muffe, funghi e protozoi presenti in ambiente. Scoperta negli anni Settanta e già utilizzata da enti governativi come la NASA per rendere respirabile l’aria all’interno delle navette spaziali, la fotocatalisi scompone le molecole delle sostanze pericolose in molecole più semplici e non pericolose per l’uomo, sanificando in maniera permanente ed efficace sia l’aria che respiri, sia tutte le superfici della stanza in cui è installato il purificatore fotocatalitico, poiché l’azione sanificante avviene senza che l’aria debba per forza transitare attraverso il corpo macchina del purificatore.

Infatti la fotocatalisi ossidativa, ottenuta combinando una speciale lampada UV ad una specifica lunghezza d’onda e una griglia di catalizzatore di materiali semiconduttori, è in grado di disgregare il DNA e la capacità riproduttiva di virus, batteri, muffe, protozoi, polveri sottili e sostanze organiche volatili nell’ordine degli 0,001 micron e di produrre una sostanza totalmente innocua per l’uomo chiamata Plasma Quattro, in grado di fuoriuscire dall’unità di sanificazione, purificando l’aria e tutte le superfici esposte.

Questo sistema di purificazione dell’aria e sanificazione degli ambienti è il più efficace e sicuro presente attualmente in commercio, non utilizza filtri, acqua, o sostanze chimiche e può essere usato H24, 365 giorni all’anno, anche in presenza di persone divenendo l’unico in grado di garantire effettivamente la sanificazione permanente dell’aria e delle superfici dei tuoi ambienti e la totale sicurezza, in maniera perenne e spesso certificata da studi universitari e test di laboratorio, certamente più affidabili delle app proprietarie!


Quanto tempo occorre per sanificare un ambiente con la fotocatalisi?

quanto tempo per sanificare un ambiente con la fotocatalisi?

Ad ambiente chiuso e circoscritto, i tempi medi affinché un’unità fotocatalitica di sanificazione dell’aria entri a pieno regime variano dalle 24 alle 48 ore a seconda dei livelli di contaminazione di partenza. Una volta che l’ambiente è saturo di plasma quattro (circa 8 ore) parte la vera e propria azione sanificante, che consente di abbattere i composti organici volatili e di impedire la riproduzione di virus e batteri sulle superfici in tempo reale.

Infatti ,dopo che l’ambiente è saturo e le colonie batteriche sono state sterminate, la sanificazione è costante e pressoché istantanea.


Quali risultati si ottengono?

La fotocatalisi è in grado di uccidere virus, batteri, funghi e spore nell’aria e sulle superfici, alleviando così l’inquinamento indoor, controllando la diffusione di infezioni e malattie e contribuendo ad aumentare addirittura la conservazione di tappeti, tappezzerie, pellami e anche degli alimenti, perché uccide i batteri responsabili della decomposizione.

Alcune unità di sanificazione con fotocatalisi sono state testate con successo su molte tipologie di virus, tra cui: Rinovirus, Norovirus, alcuni ceppi di virus influenzali e di coronavirus, Clostridium difficile, Stafilococco aureo, Listeria, Escherichia coli, Enterococchi, Speroni, Funghi. Per approfondimenti, puoi vedere QUI alcuni studi effettuati.


Chi certifica questi risultati?

SGS purificatori aria certificati

Prima di acquistare un purificatore d’aria molecolare ad azione fotocatalitica è sempre bene richiedere un prodotto certificato e testato, al fine di non incappare in acquisti sbagliati. Alcune aziende particolarmente affidabili hanno deciso basare la loro ricerca non solo sull’evidenza scientifica, o su studi realizzati in laboratori privati, bensì di andare oltre affidando la prova della totale efficacia dei propri dispositivi per la sanificazione ambientale permanente ad enti super-partes e riconosciuti a livello globale, come ad esempio SGS, che dopo una serie di severi test in ambiente circoscritto è in grado di determinare la piena efficienza delle unità per la purificazione aria e la sanificazione delle superfici, certificandole.


È efficace contro il COVID-19?

fotocatalisi efficacia COVID-19

In passato la tecnologia fotocatalitica è già stata utilizzata su diversi ceppi di coronavirus (Sars-CoV-1), ottenendo degli ottimi risultati. Inoltre nel novembre 2020 sono stati effettuati test per determinare l’efficacia della decontaminazione dell’aria e delle superfici sull’ms coliphage, un sostituto riconosciuto dei coronavirus.

L’indagine è stata condotta nel laboratorio di prova HygCen Germany GmbH (rapporto di prova SN30794 del 23 novembre 2020) sotto la direzione del Dr. med. univ. Sebastian Werner, in un ambiente di 20m2. Dopo 10 minuti di funzionamento di un particolare modello di purificatore d’aria ad azione fotocatalitica, questo virus non era più rilevabile.

Ovviamente, non possiamo dichiarare categoricamente che le unità di sanificazione dotate di fotocatalisi rimuoveranno anche il coronavirus Sars-CoV-2, comunemente detto COVID-19, poiché allo stato attuale non ci sono sufficienti dettagli liberamente disponibili e a nessuno è consentito eseguire test direttamente in ambiente durante un focolaio con i relativi controlli in atto, quindi nessuno dei test millantati da alcuni produttori è effettivamente stato effettuato in ambiente, bensì in vitro.

Tuttavia ci è giunta notizia che il Governo del Regno Unito abbia scelto di dotare i centri vaccini britannici di macchine di questo tipo, il che fa ben sperare!

Non possiamo affermare categoricamente che la fotocatalisi ossidativa sia in grado di uccidere questo specifico coronavirus, tuttavia ribadiamo che questa tecnologia è stata testata contro un’ampia varietà di microrganismi anche più difficili da uccidere al di fuori del corpo umano e tutte le varietà testate sono state ridotte o eliminate.

Tra esse figurano: Clostridium Difficile, Listeria, Staphylococcus aureus, Staphylococcus epidermis, MRSA (batteri Gram-positivi), E coli (batteri Gram negativi), Aspergillus Fumigatus (Funghi) e MS-2 Coliphage (Virus senza involucro, surrogato per Norovirus a causa di somiglianze strutturali).

In passato l’ossidazione fotocatalitica e l’irradiazione germicida tramite luce UV hanno dimostrato di inattivare una vasta gamma di virus. Ci auguriamo un giorno di poter dimostrare gli stessi risultati anche su COVID-19.


È vero che elimina i cattivi odori?

L’unico “effetto collaterale” di questa tecnologia è la rimozione degli odori presenti nell’aria. Molto spesso i cattivi odori sono generati da batteri, i quali vengono disgregati e resi inoffensivi dall’ossidazione fotocatalitica prima di sprigionare puzze ed olezzi. L’azione della fotocatalisi sui batteri è molto apprezzata in campo alimentare, in quanto la mancata proliferazione batterica aumenta i tempi di conservazione degli alimenti, ritardandone la decomposizione.


I dispositivi fotocatalitici sono migliori dei filtri HEPA o ULPA?

Basta un rapido confronto per chiarire le differenze tra i purificatori d’aria ad azione fotocatalitica e i purificatori con filtri disponibili in commercio. I filtri HEPA reali (non tutti i filtri venduti come HEPA o ULPA soddisfano i valori stabiliti dalla legge) filtrano particelle di dimensioni fino a 0,3 micron. Eventuali particelle di dimensioni inferiori non possono essere filtrate. Inoltre l’aria deve per forza passare attraverso i dispositivi per essere purificata.

I dispositivi ad irradiazione fotocatalitica rimuovono dall’aria e dalle superfici esposte le particelle di dimensioni fino a 0,001 micron e grazie al plasma non c’è alcun bisogno che l’aria passi attraverso il purificatore per essere sanificata. Tornando a un esempio fatto nelle righe precedenti, una volta che l’ambiente in cui è installato il purificatore d’aria fotocatalitico è pieno di plasma, se una persona starnutisce i virus e i batteri presenti negli aerosol vengono aggrediti e ossidati immediatamente, non avendo così il tempo di riprodursi e venendo eliminati nel giro di pochi minuti!

Va chiarito anche che filtrare e distruggere non sono la stessa cosa. Con i filtri HEPA e ULPA, i microrganismi (virus, batteri, funghi, spore, …) rimangono nel tessuto del filtro o nel condotto dell’aria, dove possono continuare a moltiplicarsi in modo incontrollato. Pertanto, la pulizia e lo smaltimento del filtro dovrebbero essere idealmente eseguiti da un’azienda specializzata.

I purificatori aria fotocatalitici distruggono i microrganismi restituendo come “sostanza di scarto” molecole di carbonio e acqua, quindi non c’è alcun tessuto filtrante che deve essere pulito o sostituito e l’azione sanificante è efficace ed ecologica.

Crederai che un sistema di purificazione aria così sofisticato possa avere dei costi di manutenzione elevati. In realtà l’unica manutenzione necessaria è il cambio della lampada presente all’interno di questi purificatori una volta all’anno, per garantire il mantenimento delle performance di azione germicida. Il catalizzatore non richiede sostituzioni di parti, ma solo la pulizia periodica dell’apparato con uno straccio pulito in caso di ambienti particolarmente polverosi. Si raccomanda di eseguire queste operazioni utilizzando dei guanti, per evitare di contaminare le componenti interne del purificatore.


Questi dispositivi producono ozono?

Sì, in piccola parte e questo è uno dei motivi per cui la tecnologia di fotocatalisi ossidativa è estremamente efficace contro gli odori. Tuttavia, l’ozono è solo un sottoprodotto dell’ossidazione fotocatalitica e viene prodotto in piccolissime quantità e solamente all’interno delle macchine, solitamente a livelli innocui per la salute e al di sotto di tutti i valori limite europei.

La minima quantità di ozono prodotta durante il processo di fotocatalisi ha vita molto breve e viene disgregata quasi immediatamente, quindi non ha il tempo di disperdersi in ambiente né di divenire nociva per chi occupa le stanze trattate, consentendo il vissuto in ambiente mentre si utilizzano i purificatori aria fotocatalitici, senza nessun effetto collaterale per persone o animali domestici.


Come si avverte l’azione di un dispositivo di purificazione ambientale con fotocatalisi sull’aria?

fotocatalisi benefici sul respiro

Affinché l’azione di fotocatalisi sia realmente efficace, l’aria che esce dai dispositivi di questo tipo deve avere “un odore di fresco”. Alcuni la descriverebbero come aria di montagna. Altri lo definiscono “un po’ elettrico”.

Questo odore è causato dalla ionizzazione che avviene all’interno del dispositivo fotocatalitico e scompare dopo pochissimo tempo. Ciò che rimane è l’assoluto “inodore”. Inoltre, alcune aziende stanno già sviluppando dei rilevatori di particolato e di polveri sottili, molto utili per dimostrare “in presa diretta” l’azione di purificazione dell’aria messa in atto da questo tipo di dispositivi.

Rilevatori come questi possono esserti utili a prescindere dal fatto che tu voglia acquistare un purificatore d’aria, per valutare cosa respiri quotidianamente negli spazi in cui vivi, oppure per darti modo di capire se occorrerà valutare l’acquisto o meno di un purificatore di questo tipo, in base alla qualità dell’aria rilevata.


E se soffro di allergie?

L’unico “punto debole” dei purificatori d’aria ad azione fotocatalitica pare essere l’azione sugli acari, troppo “grandi” per essere uccisi. Ma siamo sicuri che siano proprio gli acari la causa delle tue allergie?

In realtà quest’innovazione ecologica, oltre a preservare le persone dal rischio di contrarre infezioni e virus influenzali comuni, contrasta anche i problemi respiratori legati all’asma e alle allergie, non agendo direttamente sugli acari, bensì eliminando le muffe e inertizzando le feci degli acari della polvere, che sono le vere responsabili dei tuoi sintomi!

Particelle nocive, microrganismi e tutti gli agenti inquinanti a base di carbonio semplice sono distrutti, mentre il vapore e i gas di decomposizione vengono disgregati a livello molecolare. Ciò rende questi prodotti preziosi anche negli ospedali, negli ambulatori, nelle cliniche e nelle ambulanze, contesti ad alto rischio biologico.

Quindi la risposta è “SÌ”, i purificatori aria fotocatalitici funzionano anche se soffri di allergie!


Concludendo

Volendo trarre le conclusioni dalle varie considerazioni fatte sulle tipologie di purificatori d’aria presenti in commercio, si può senz’altro riassumere che:

  • Purificare l’aria non vuol dire sanificarla, occorre quindi riflettere su quale sia il nostro obiettivo prima di valutare il dispositivo che intendiamo acquistare. Se si vuole semplicemente “ripulire” l’aria dalle polveri più “grandi” un dispositivo con filtro HEPA o HULPA può andar bene, se invece si desidera prevenire l’inquinamento indoor, o ancor meglio arginare le infezioni e uccidere virus e batteri sarebbe meglio utilizzare come minimo un ozonizzatore, o ancor meglio un sanificatore d’aria ad azione fotocatalitica.
  • Ozono e luce UV non racchiusa non possono essere utilizzati in ambienti occupati, quindi sono inefficaci se si intende mantenere gli ambienti costantemente incontaminati. In particolare, l’ozono è nocivo se diffuso in quantità elevate, pertanto è impossibile utilizzarlo con efficacia in presenza di persone.
  • Al contrario, i dispositivi con luce UV racchiusa, se non sono dispositivi fotocatalitici, purificano solo l’aria che passa attraverso di essi, diventano quindi inefficaci in grandi ambienti o in aree particolarmente contaminate, oltre che essere molto “lenti” nella loro azione purificante.
  • I filtri HEPA non sono efficaci quanto sembra. Nonostante i più grandi brand promuovano questo tipo di tecnologia, non si tratta del modo più efficace per mantenere aria e superfici purificati, specialmente se la nostra intenzione è quella di proteggerci da virus e batteri.
  • Non si può affermare categoricamente di avere un purificatore aria in grado di abbattere il COVID-19. Per il momento, non è consentito a nessuno di effettuare test in aria con questo virus!
  • È buona cosa acquistare sempre dispositivi per la purificazione dell’aria dotati di certificazioni e test che ne attestino la reale efficacia.
  • La fotocatalisi è attualmente la tecnologia più sicura ed efficace sul mercato, sia per purificare l’aria, sia per sanificare le superfici da virus e batteri, sia per alleviare i sintomi di allergie, eliminare le muffe, gli odori e aumentare indirettamente la conservazione di alimenti, tendaggi, tappeti e pellami. Solo la fotocatalisi consente di abbattere quasi in tempo reale la presenza di virus, batteri, composti organici volatili, gas, muffe, spore, funghi e protozoi sia in aria che sulle superfici esposte.

Se hai bisogno di maggiori informazioni sulla tecnologia fotocatalitica e su come funzionano questi tipi di purificatori aria puoi visitare airsteril.it, sito dedicato a questo tipo di prodotti.

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